“La Pasqua ‘alta’ e l’impossibilità di utilizzare le prossime festività del 25 aprile e del 1° maggio per organizzarsi un ‘ponte’ vacanziero, a causa della loro coincidenza con la domenica la prima ed il sabato la seconda, spingerà un maggior numero di italiani a muoversi, ma non tanti quanti ci saremmo aspettati”. È questo il commento di Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, alla lettura dei risultati delle previsioni delle vacanze degli italiani nel periodo di Pasqua.
“L’incremento numerico degli italiani, - aggiunge Bocca - che peraltro sceglieranno essenzialmente l’Italia per trascorrere la ricorrenza pasquale, è quasi obbligatoriamente condizionato dall’assenza, fino al ‘ponte’ del 2 giugno, di occasioni di vacanza che costituirà sicuramente per il bilancio annuale del settore un danno di non poco conto. I due ‘ponti’ mancanti, da soli movimentano 11,8 milioni di italiani nel complesso, producendo un giro d’affari pari a 3,2 miliardi di euro totali, come risulta dalle nostre rilevazioni che annualmente svolgiamo".
Bocca ha inoltre ribadito che: "L’introduzione quindi di misure fiscali, che da un lato agevolino le imprese alberghiere italiane, adeguando l’Iva che da noi è al 10% ai livelli di Paesi quali la Francia (Iva alberghi al 5,5%), la Spagna (Iva alberghi all’8%) e la Germania (Iva alberghi al 7%) e dall’altro istituzionalizzando lo stanziamento dei Buoni Vacanza per le famiglie italiane che in bassa stagione facciano vacanze nel nostro Paese, potrebbe determinare quella scossa di cui l’economia nazionale in generale e quella turistica in particolare abbisognano.
Dalla nostra indagine risulta, infatti, che oltre un italiano su tre (35,5% della popolazione maggiorenne) non potrà permettersi nemmeno un giorno di vacanza durante le prossime festività pasquali per mancanza di soldi"
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