Il museo custodisce la più grande collezione di opere d’arte fiamminga dal Cinquecento al Settecento, e una considerevole collezione asiatica.
L'inaugurazione si è tenuta il 13 aprile, alla presenza della regina Beatrice, rivelando tutta l’ingegnosità concentrata nella nuova versione.
Per le parti esterne, gli architetti Antonio Cruz et Antonio Ortiz hanno preferito rispettare la struttura originale caratteristica del grande edificio neogotigo eretto nell'Ottocento da Petrus Josephus Hubertus Cuypers; mentre tutta la parte interna è stata completamente cancellata per lasciare il posto ad una divisione degli spazi più moderna e fruibile.
Ma il fiore all'occhiello si trova al terzo piano, dove sono ospitate le collezioni del XX° secolo, 14.500 mq di superficie illuminata per lo più da luce naturale.
Una trasformazione radicale, sia strutturale sia concettuale, con l'intenzione di integrarsi con il tessuto particolarissimo della città di Amsterdam, come spiega questo articolo pubblicato su Le Monde:
"Le due corti interne sono state scavate e coperte da un tetto trasparente. Una serve da hall, un po’ come la piramide del Louvre di I. M. Pei. E a chi si stupisce che a tale scopo non sia stato utilizzato il portico centrale si risponderà “democrazia partecipativa”: il sindacato locale dei ciclisti (Fietsersbond) ha chiesto e ottenuto che il corridoio coperto che attraversa l’edificio sia lasciato aperto alla circolazione delle biciclette"
Originale anche l'operazione di marketing con un video promozionale che ha per protagonista Ruud Gullit: