Da luglio a Venezia e a Firenze si applicherò la tassa di soggiorno.
Questo dovrebbe essere il calcolo per l'ammontare della tassa in questione: un euro a persona a notte, per chi soggiorna in alberghi ad una stella, due euro per i due stelle, e così via, fino a 5 euro a testa (limite massimo fissato dal governo) per i cinque stelle. Facendo un esempio pratico: un soggiorno di una settimana per due persone in un semplice 3 stelle verrà a costare 42 euro di sole tasse. Diverse sono le tassazioni per b&b, residence e campeggi, mentre gli ostelli sono esentati.
L'operazione dovrebbe portare nelle casse comunali delle due città circa 20 milioni di euro.
Secondo la legge, la tassa è applicabile in tutti i “comuni a vocazione turistica”, definizione alquanto vaga, e la destinazione dei denaro incassato non è molto più precisa: questi fondi potranno essere utilizzati per “interventi in materia di turismo, sostegno alle strutture ricettive, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”.
Gli albergatori naturalmente protestano.
Fonte: Corriere del Veneto
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mercoledì 8 giugno 2011
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